Lavori all'acquedotto di Castoi

Belluno, 10 settembre 2025 – Prosegue a pieno ritmo l’attività di Servizi Integrati Bellunesi per la riduzione delle perdite idriche degli acquedotti della provincia. La società, infatti, nell’abitato di Castoi sta provvedendo alla sostituzione di circa 400 metri di rete di distribuzione e posando, contestualmente, nuovi misuratori di linea per suddividere la rete in distretti e raccogliere dati in continuo sulle portate d’acqua e sullo stato di salute delle condotte. Già installate, invece, le nuove valvole di sezionamento e di riduzione della pressione, fondamentali per stabilizzare e mitigare le fluttuazioni della stessa, spesso fonte di rotture. Tutte le utenze dell’abitato, nei prossimi mesi, saranno dotate di misuratori digitali di ultima generazione, che permetteranno, in futuro, di acquisire da remoto i dati sui consumi e individuare tempestivamente eventuali dispersioni.

Il cantiere, avviato lo scorso maggio e in chiusura il prossimo autunno, prevede in parallelo anche il rifacimento degli allacciamenti privati esistenti: alle utenze che ne hanno già fatto richiesta, infatti, verranno posate nuove condotte in acciaio inox, altamente resistenti nel tempo all’usura e alle sollecitazioni del terreno.

L’intervento rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro, finanziato con fondi PNRR, che prevede la distrettualizzazione e digitalizzazione di 1.615 km di rete idrica bellunese, con l’obiettivo di ridurne progressivamente le perdite.

“Quest’opera – spiega Attilio Sommavilla, presidente di SIB - prosegue un percorso già avviato da tempo volto a rendere più efficienti gli acquedotti bellunesi. Il tutto grazie a molteplici attività: rilievo in campo di impianti, reti, serbatoi; creazione di modelli idraulici che replicano digitalmente la struttura e il funzionamento di ciascun sistema acquedottistico; posa di sensori per la misurazione della portata e della pressioni in transito; suddivisione della rete in distretti idrici intelligenti e monitoraggio delle loro performance; riduzione delle pressioni ove necessario e, non ultimo, sostituzione delle tratte di rete più ammalorate, come nel caso di Castoi.

Un progetto sfidante - prosegue Sommavilla – che ha l’ambizioso obiettivo di ridurre progressivamente le dispersioni. Al 30 giugno scorso abbiamo raggiunto il target intermedio previsto dal Ministero delle Infrastrutture che ci finanzia le attività: siamo già a circa 1300 km di rete idrica già distrettualizzata. Questo significa che entro fine 2025, deadline del progetto, traguarderemo i 1.615 km previsti dal progetto. Siamo, quindi, perfettamente in linea con il cronoprogramma e con l’obiettivo di ridurre negli anni le perdite degli acquedotti bellunesi. Innovazione e digitalizzazione sono il cuore di questo progetto: grazie all’acquisizione e al monitoraggio in continuo dei dati, potremo dare concreto supporto alle strategie di gestione delle infrastrutture e alla pianificazione degli interventi da attuare con priorità.

I benefici di questa importante progettualità li stiamo già rilevando – conclude Sommavilla - in alcuni distretti come Limana e Trichiana il miglioramento è già evidente e tangibile, ma molto si vedrà a partire dalle prossime annualità”

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