ENERGIA

IDROELETTRICO

Servizi Integrati Bellunesi gestisce, in proprio o per conto di alcuni Comuni soci, 36 micro-impianti idroelettrici localizzati in tutta la provincia di Belluno. Gli impianti utilizzano, per la produzione di energia elettrica, i salti d’acqua disponibili sia in vari acquedotti esistenti sia in alcuni corsi d’acqua naturali.

L’insieme degli impianti ha una potenza installata pari a quasi 8.000 kW.

L’energia prodotta -nel 2024 oltre 31 milioni di kWh- viene ceduta alla rete di distribuzione mediante contratti con il Gestore del Servizio Elettrico (GSE) o altri trader elettrici e contribuisce agli obiettivi di aumento della quota nazionale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Un impianto si compone di:

  • Opera di presa: struttura che consente la derivazione dell'acqua disponibile per la produzione idroelettrica e la regolazione del rilascio della portata di rispetto del Deflusso Minimo Vitale (DMV).
  • Condotta forzata: tubazione che convoglia l'acqua dall’opera di presa verso la centrale.
  • Centrale: edificio che ospita i gruppi di produzione elettrica (turbina-generatore) e le apparecchiature di controllo.
  • Turbina: macchina che utilizza la forza dell'acqua per trasformare l’energia cinetica in energia meccanica. Le tipologie più diffuse di turbine, da utilizzare in base alla portata e al salto idraulico, sono: Pelton, Francis, Kaplan, Coclea.
  • Generatore: apparecchiatura elettrica direttamente collegata alla turbina che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Tale energia, prima di essere immessa in rete, passa attraverso il trasformatore che ne eleva la tensione allo stesso valore della rete di distribuzione.
  • Manufatto di scarico: opera che restituisce l'acqua al corso d'acqua o alle opere di distribuzione dell’acquedotto.

L’acqua in questi passaggi non viene alterata né fisicamente né chimicamente: una volta utilizzata, pertanto, ritorna interamente in circolo mantenendo inalterate le caratteristiche che ha presso l’opera di presa.

Si tratta di impianti rispettosi dell’ambiente e degli ecosistemi naturali, che contribuiscono ad aumentare la produzione da rinnovabili e abbattere le emissioni di CO2 da fonti fossili. 

IMPIANTI SU TORRENTI

Sono 16 gli impianti idroelettrici realizzati sui torrenti e gestiti da SIB, tutti localizzati in Provincia di Belluno.

Si tratta di sistemi di piccola taglia (da 60 a 1.200 kW di potenza massima) ad acqua fluente, privi di sbarramenti tali da generare bacini artificiali: sono, quindi, a ridotto impatto ambientale.

Le derivazioni d’acqua tengono conto del costante rispetto del Deflusso Minimo Vitale, ovvero viene sempre mantenuta nel torrente la quantità d’acqua minima a garantire il rispetto dello stato di qualità del corso d’acqua e dell’ecosistema ad esso collegato.

Grazie a periodici campionamenti, vengono monitorati anche i valori chimici e biologici del acqua.

IMPIANTI SU ACQUEDOTTI

SIB, in qualità di gestore del Servizio Idrico Integrato nei 59 Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale “Alto Veneto”, adotta le migliori soluzioni per inserire impianti di produzione elettrica all’interno del sistema acquedottistico.

Ad oggi SIB gestisce 20 impianti su acquedotto, impiegando al meglio le infrastrutture già esistenti. L'energia complessivamente prodotta all'anno è di circa 10 milioni di kWh.

Queste opere, spesso collegate alla rete elettrica in Bassa Tensione, sono collocate presso le vasche di accumulo presenti nella rete idrica. Esse producono energia rinnovabile sfruttando il dislivello naturale che c'è tra opere di captazione e distribuzione agli utenti finali. 

FOTOVOLTAICO

Nell’ottica di aumentare la propria quota di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ridurre i prelievi dalla rete e rendere la propria attività sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale, SIB sta valutando di dotare le proprie infrastrutture ritenute idonee con impianti fotovoltaici.

Ha pertanto realizzato a fine 2024, un impianto pilota da 10 kW presso uno dei propri siti di depurazione delle acque reflue.

La produzione elettrica dell’impianto (attesi circa 11.000 kWh anno), sarà in parte autoconsumata sul posto, riducendo in tal modo i prelievi elettrici dalla rete ed i conseguenti costi energetici, e in parte immessa nella rete elettrica di Bassa Tensione.

Allo stesso tempo, SIB ha attivato presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) il servizio di Autoconsumo Individuale a distanza, ovvero una delle configurazioni di autoconsumo introdotte dai recenti D.Lgs 210/2021 e Decreto MASE 414/2023; in pratica, l’energia immessa in rete verrà “scambiata” virtualmente con i consumi di altre forniture elettriche di SIB presenti nell’area circostante l’impianto e a tale quota di energia -definita “condivisa”- verrà erogato dal GSE un incentivo.

Allo stesso tempo, SIB ha attivato un servizio di Autoconsumo Individuale a distanza con il GSE. Questo contratto permette di scambiare virtualmente la corrente immessa in rete, compensando quella prodotta con altra consumata da impianti SIB.

RISULTATI

Proprio a conferma del grande lavoro svolto da SIB per fornire energia rinnovabile siamo fieri di mostrare i risultati ottenuti.

Meno CO2 immesse in ambiente significa preservare la natura che ci circonda e contribuire a mantenere più sano il pianeta.

L’energia prodotta e messa in rete consente di ridurre la dipendenza da fonti fossili.

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